Poteri forti, banche e non solo. Giuseppe Conte si scaglia contro Giorgia Meloni nel corso di una diretta streaming sui social.
Ha scelto una diretta streaming su X per parlare di argomenti molto delicati per l’Italia Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle è stato protagonista di un momento dedicato all’analisi dell’operato della Premier Giorgia Meloni su banche, sanità e non solo. Non sono mancati “colpi bassi” ma anche alcuni dati che servono a riflettere, almeno stando al pentastellato.
Conte: i poteri forti e la Meloni
Attraverso una diretta su X, poi condivisa anche tramite un lungo filmato in un post sul suo profilo social, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, come detto, ha voluto analizzare diverse tematiche andando ad attaccare l’operato della Premier Giorgia Meloni.
Tra i primi argomenti affrontati dal pentastellato, il rapporto tra il Governo e le banche in relazione ai mutui sulle case: “Secondo un’inchiesta di Milena Gabanelli le banche lo scorso anno hanno avuto 28 miliardi di utili. Intanto gli italiani sono costretti a vendere le proprie case”, ha detto Conte. “Due milioni di famiglie rischiano di perdere la casa perché non riescono a pagare i mutui. E Meloni vuole stare a guardare? E le rate di mutuo per i singoli cittadini sono aumentate fino al 50%”.
Una situazione che ha portato, a detta del leader del M5S ad un “incremento record degli utili delle banche”.
In questo senso Conte ha aggiunto: “Giorgia Meloni e il governo non sono stati coraggiosi dopo aver annunciato la norma sugli extraprofitti, che avrebbe potuto redistribuire fino a 4 miliardi. Ma di fronte alle proteste delle banche Giorgia Meloni se l’è rimangiata in maniera codarda. Ma un governo pavido non è stato capace di prendere l’extraprofitto. Questo a Giorgia Meloni lo rinfacceremo sempre, un’Italia che si inginocchia rispetto ai poteri forti e poi prende i soldi dalle tasche degli italiani con nuove tasse”.
Il ricordo del Covid
Facendo riferimento alla giornata in memoria delle vittime del Covid, Conte ha aggiunto: “L’Italia ha avuto una grande ferita che non potrà rimarginarsi. Tutti, chi più chi meno, è stato colpito da questa tragedia. Ma il ricordo non basta se non impariamo la lezione: nella sanità questo governo ha fortemente disinvestito“.
In questo senso, l’accusa alla Meloni è chiara: “Noi avevamo lasciato il rapporto tra le spese sanitarie e il Pil al 7,1% e nel 2023 il governo Meloni è sceso al 6,6%, e scenderà ancora. Questo lo stiamo toccando con mano, sulle liste d’attesa, anche per le cure sanitarie primarie”.